WILLIAM BURROUGHS

William Burroughs è stato uno scrittore prolifico e pittore americano, ad oggi considerato una delle personalità più importanti dello scorso secolo.

Parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all’artista vivente. Appartengono a chiunque sappia usarli. Saccheggiate il Louvre!

William S. Burroughs nasce in una ricca famiglia; fin da giovane si dedica alla sua passione letteraria, dando alla luce i primi versi ancora adolescente. Studia alla Harvard University dove consegue la laurea in Letteratura Inglese. La famiglia lo sostenne sempre economicamente, nonostante la sua personalità fosse considerata “estranea” alla loro vita.

Un uomo può fallire molte volte, ma non diventa un fallimento finché non comincia a dar la colpa a qualcun altro.

Non ebbe mai un impiego stabile: l’esperienza più duratura fu come disinfestatore. Purtroppo ben presto conobbe la droga, da cui fu dipendente per il resto della sua vita, non riuscendo mai a sconfiggere la sua tossicodipendenza, tema che gli procurò non pochi spunti per le sue opere. Per riuscire a comprare la droga, diventò perfino spacciatore e compì alcune rapine.

Mi vedo filare attraverso il cielo come una stella a lasciare la terra per sempre. Cosa mi trattiene? È il contratto per il quale soltanto sono qui. Il contratto è questo corpo che mi tiene qui.

Nonostante la sua omosessualità, si sposò due volte: dalla seconda moglie, Joan Vollmer, anch’ella tossicodipendente, ebbe un figlio; insieme si trasferiscono a Città del Messico, dove pubblica il suo primo romanzo, “La scimmia sulla schiena”. Qui però, per errore, uccise la moglie; il figlio venne affidato ai nonni paterni e Burroughs iniziò a peregrinare per tutta l’America Latina prima e, poi, in Africa, stabilendosi a Tangeri, dove riuscì a raccogliere nel libro che corona il successo, “Pasto nudo”, una serie di frammenti scritti durante i suoi deliri.

“L’unico scrittore americano che può meritarsi l’appellativo di genio.” (Norman Mailer)

Burroughs muore all’età di 83 anni a causa di un arresto cardiaco.