UN GIORNO…, di Pablo Neruda Leggere - Facile Ottobre 1, 2016 Silvae et alia A te, amore, questo giorno lo consacro a te. Nacque azzurro, con un’ala bianca in mezzo al cielo. Giunse la luce all’immobilità dei cipressi. Esseri minuscoli sbucarono sull’orlo di una foglia o sulla chiazza del sole su una pietra. E il giorno rimarrà azzurro finché entrerà la notte come un fiume e farà tremare l’ombra con le sue acque azzurre. A te, amore, questo giorno. Non appena, da lontano, dal sogno, l’ho presagito e non appena mi ha sfiorato il suo tessuto di rete incalcolabile ho pensato: è per lei. Fu un battito d’argento, fu un pesce azzurro che volava sul mare, fu un contatto di sabbie abbaglianti, fu il volo d’una freccia che tra il cielo e la terra attraversò il mio sangue e come un raggio accolsi nel mio corpo lo straripante splendore del giorno. È per te, amore mio. Io dissi: è per lei. Questa veste è sua. Il lampo azzurro che si fermò sull’acqua e sulla terra lo consacro a te. A te, amore, questo giorno. Come una coppa elettrica o una corolla d’acqua tremante, alzalo nelle tue mani, bevilo con gli occhi e con la bocca, riversalo nelle tue vene perché arda la stessa luce nel tuo sangue e nel mio. Io ti do questo giorno con tutto quel che potrà portare: le uve trasparenti di zaffiro e la ventata rotta che porta alla tua finestra le sofferenze del mondo. Io ti do tutto il giorno. Con lo splendore e la sofferenza faremo il pane della nostra vita, senza rifiutare quanto porterà il vento e non coglieremo solo la luce del cielo ma anche le aspre cifre dell’ombra sulla terra. Tutto ti appartiene. Tutto questo giorno con il suo grappolo azzurro e la lacrima segreta di sangue che tu troverai sulla terra. E non ti accecherà il buio né la luce abbagliante: di questo intrigo umano sono fatte le vite e di questo pane dell’uomo mangeremo. E il nostro amore fatto di luce oscura e d’ombra raggiante sarà come questo giorno vincitore che entrerà come un fiume di splendore nel cuore della notte. Prendi questo giorno, amata. Tutto questo giorno è tuo. Lo do ai tuoi occhi, amore mio, lo do al tuo petto; te lo lascio tra le mani e tra i capelli, come un ramo celeste. Te lo do perché ti faccia una veste d’argento azzurro e d’acqua. Quando arriverà la notte che questo giorno inonderà con la sua sete tremante, stenditi accanto a me, toccami e coprimi con tutti i tessuti stellati della luce e dell’ombra e chiudi i tuoi occhi allora perché io dorma. ~~~~ Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.