A te, amore, questo giorno

lo consacro a te.

Nacque azzurro, con un’ala

bianca in mezzo al cielo.

Giunse la luce

all’immobilità dei cipressi.

Esseri minuscoli

sbucarono sull’orlo di una foglia

o sulla chiazza del sole su una pietra.

E il giorno rimarrà azzurro

finché entrerà la notte come un fiume

e farà tremare l’ombra con le sue acque azzurre.

A te, amore, questo giorno.

Non appena, da lontano, dal sogno,

l’ho presagito e non appena

mi ha sfiorato il suo tessuto

di rete incalcolabile

ho pensato: è per lei.

Fu un battito d’argento,

fu un pesce azzurro che volava sul mare,

fu un contatto di sabbie abbaglianti,

fu il volo d’una freccia

che tra il cielo e la terra

attraversò il mio sangue

e come un raggio accolsi nel mio corpo

lo straripante splendore del giorno.

È per te, amore mio.

Io dissi: è per lei.

Questa veste è sua.

Il lampo azzurro che si fermò

sull’acqua e sulla terra

lo consacro a te.

A te, amore, questo giorno.

Come una coppa elettrica

o una corolla d’acqua tremante,

alzalo nelle tue mani,

bevilo con gli occhi e con la bocca,

riversalo nelle tue vene perché arda

la stessa luce nel tuo sangue e nel mio.

Io ti do questo giorno

con tutto quel che potrà portare:

le uve trasparenti di zaffiro

e la ventata rotta

che porta alla tua finestra

le sofferenze del mondo.

Io ti do tutto il giorno.

Con lo splendore e la sofferenza faremo

il pane della nostra vita,

senza rifiutare quanto porterà il vento

e non coglieremo solo la luce del cielo

ma anche le aspre cifre

dell’ombra sulla terra.

Tutto ti appartiene.

Tutto questo giorno con il suo grappolo azzurro

e la lacrima segreta di sangue

che tu troverai sulla terra.

E non ti accecherà il buio

né la luce abbagliante:

di questo intrigo umano

sono fatte le vite

e di questo pane dell’uomo mangeremo.

E il nostro amore fatto di luce oscura

e d’ombra raggiante

sarà come questo giorno vincitore

che entrerà come un fiume

di splendore nel cuore della notte.

Prendi questo giorno, amata.

Tutto questo giorno è tuo.

Lo do ai tuoi occhi, amore mio,

lo do al tuo petto;

te lo lascio tra le mani e tra i capelli,

come un ramo celeste.

Te lo do perché ti faccia una veste

d’argento azzurro e d’acqua.

Quando arriverà

la notte che questo giorno inonderà

con la sua sete tremante,

stenditi accanto a me,

toccami e coprimi

con tutti i tessuti stellati

della luce e dell’ombra

e chiudi i tuoi occhi allora

perché io dorma.

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