UN CANTO DI NATALE, di Charles Dickens Leggere - Facile Dicembre 26, 2024 Recensioni “Sono tante le cose che avrebbero potuto farmi del bene e da cui non ho tratto profitto, e tra queste il Natale. Ho sempre pensato a questo periodo, ogni volta che si è palesato, come ad un buon periodo; di gentilezze, di perdono, di carità, di divertimenti; l’unico periodo di cui io sia al corrente, nel lungo calendario dell’anno, in cui uomini e donne sembrano acconsentire all’apertura dei propri serrati cuori, e al pensiero che la povera gente sia compagna di viaggio verso la tomba, e non a come esseri di una razza diversa legata ad un differente percorso di vita. Anche se il Natale non mi ha mai messo in tasca un pezzo d’oro o d’argento, credo che mi abbia portato del bene, e che me ne porterà in futuro.” Per chi ama il Natale. Per chi amava il Natale e ora vorrebbe ritrovare un po’ dello spirito dei Natali passati. Un canto di Natale è il racconto perfetto, per adulti e bambini, in grado di avvolgervi grazie alla sua magica atmosfera. Il protagonista, l’anziano e avaro Ebenezer Scrooge, dopo aver passato la maggior parte della sua vita a contare soldi e ad allontanare da sé tutte le persone, comprese quelle care, una notte invernale, nella sua imponente villa, riceve una visita spettrale dal suo ex socio in affari, mancato qualche tempo prima, Jacob Marley, il quale per primo lo ammonisce circa la sua miseranda condotta di vita, confidandogli che, dopo la morte, nessuna ricchezza accumulata egoisticamente può esser d’aiuto ad un’anima in pena, prigioniera delle catene delle cose materiali. “… e a contemplare ciò di cui non può più godere scambievolmente, ma che avrebbe potuto condividere durante la sua esistenza terrena, rendendolo felice! […] Indosso la catena che mi forgiai in vita. La costruii anello per anello, metro per metro; me ne cinsi di mia volontà, e per mia volontà la indossai.” Nelle successive notti, che si susseguono prima del giorno di Natale, Scrooge riceve altre tre misteriose visite: sono gli spiriti del Natale passato, presente e futuro, i quali, con modalità diverse e convincenti, accendono nel vecchio lucine di riflessioni. Il primo spirito riporta Scrooge negli anni passati, facendogli rivivere teneri ricordi di infanzia e gli amori della gioventù, fino al momento in cui, dolorosamente, il giovane Scrooge si separò dall’amata fidanzata, scegliendo di dare la priorità al denaro. […] e quando pensò che un’altra creatura, altrettanto graziosa e promettente, avrebbe potuto chiamarlo padre, ed essere una primavera nel miserabile inverno della sua vita, la vista gli si offuscò per davvero. Il secondo spirito, quello del Natale presente, permette a Scrooge di rendersi conto di come non tutti siano così fortunati, nemmeno il giorno più bello dell’anno, e di come le persone a lui più vicine lo disprezzino a causa del suo egoismo e della sua avidità. Ma la cosa migliore e più felice di tutte era che il tempo che lo stava attendendo era il suo, facendo sì che potesse rimediare! Infine, il terzo spaventoso spirito, rappresenta una vera e propria epifania per l’ormai pentito Scrooge, il quale capisce che, trascorsa una vita a preoccuparsi più del denaro che delle persone, la fine diventa un triste epilogo di un’intera esistenza privata di qualunque significato. “Fantasma del Futuro! Ti temo più di tutti gli altri spettri che ho visto. Ma poiché so che il tuo scopo è farmi del bene e, poiché spero di vivere per essere un uomo diverso da quello che sono stato, sono pronto a seguirti, e a farlo con cuore riconoscente.” Risvegliatosi la mattina, Scrooge è un uomo profondamente diverso, cambiato, rinvigorito nell’animo e determinato a cambiare il suo destino. Cogliendo tutto il paese di sorpresa, le buone azioni e la generosità iniziano ad abbondare nella sua vita e il vero regalo non è quello che decide di fare agli altri per riempire le loro poveramente imbandite tavole, bensì quello che inizierà a fare a se stesso diventando una persona nuova, in nome dello Spirito del Natale. “I percorsi degli uomini pronosticano determinate destinazioni, verso le quali, se perseguiti, dovranno condurre. Ma se si abbandonano tali percorsi, le destinazioni cambieranno a loro volta.” Per acquistare il libro CLICCA QUI Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.