IL SUGGERITORE, di Donato Carrisi

Voto: 4/5

Ognuno di noi ha una strada. Una strada che porta a casa, alle persone più care, a ciò cui siamo maggiormente legati. Di solito la strada è sempre quella, la s’impara da piccoli, e ognuno la segue per tutta la vita. Ma capita che quel cammino si spezzi. A volte ricomincia da un’altra parte. O, dopo aver disegnato un percorso tortuoso, ritorna al punto in cui si era spezzato. Oppure rimane come sospeso. A volte, però, si perde nel buio.

Quando nella vegetazione vengono rinvenuti i primi resti umani, la scientifica inizia a indagare e ad emergere è un macabro disegno geometrico composta da 6 piccole braccia appartenenti ad altrettante bambine precedentemente rapite.

Bisogna fare attenzione: il male a volte ci inganna assumendo la forma più semplice delle cose.

Mila Vasquez, esperta investigatrice specializzata nel ritrovamento di bambini scomparsi, viene chiamata a far parte della squadra del criminologo Goran Gavila, un corpo speciale composto da altri 3 membri della polizia, pronti a tutto pur di battere sul tempo il loro obiettivo, soprannominato Albert, che sembra sempre essere un passo avanti loro.

Il male può essere sempre dimostrato. Il bene mai. Perché il male lascia tracce di sé al suo passaggio. Mentre il bene lo si può solo testimoniare.

Cinque le bambine scomparse, mentre il sesto braccio appartiene ad un’altra piccola vittima, la cui identità rimane sconosciuta, che lotta tra la vita e la morte, accuratamente accudita dal mostro che l’ha ingoiata.

La sofferenza ha un compito. Serve a ricomporre i legami tra le cose dei vivi e quelle dei morti.

Le ricerche sono scandite dalle terribili scoperte dei corpi delle bambine, uno dopo l’altro, e ciascun sito è accompagnato da uno spettacolo raccapricciante che svela un ulteriore dramma: ogni uomo legato a ciascun ritrovamento nasconde in sé la verità del proprio male, portato alla luce proprio da quel serial killer senza scrupoli: pedofili, assassini spietati, mietitori di corpi… ognuno di loro, messo allo scoperto proprio da Albert, opta per la morte, mentre il tempo scorre inesorabile.

Il bene e il male spesso si confondono. L’uno, a volte, è strumento dell’altro e viceversa.

Le uniche risorse a disposizione sono le menti brillanti della Squadra Speciale di Gavila, sempre più unita dal mistero intricato che si cela dietro a tutti quegli indizi lasciati appositamente per loro.

Guidati da una parte e l’altra del paese, come piccoli burattini controllati da un burattinaio al di sopra delle loro teste, gli agenti vengono catapultati nel passato e nelle storie di morte di diversi assassini, tra orfanotrofi, ville che nascondono i loro terribili segreti e verità disumane, per arrivare, infine, molto più vicino di quanto potessero mai immaginare.

Stiamo accanto a persone di cui pensiamo di conoscere tutto, invece non sappiamo niente di loro…