IL PRIMO FIORE DI ZAFFERANO, di Laila Ibrahim Leggere - Facile Giugno 21, 2020 Recensioni Recensione di Rivetti Manuela E’ in Virginia, nella tenuta di Fair Oaks fondata nel 1690, tra estese piantagioni e lavoratori schiavi, che è ambientata la storia della balia Mattie e della piccola Lisbeth Wainwright, primogenita di una ricca famiglia. Avvolse subito la bambina in un morbido pannolino di flanella. Le infilò la testa coperta di lanugine in un camicino bianco, stando attenta a evitare le zone contuse e delicate del viso. Mattie, ragazza di colore, è costretta a lasciare nelle colonie la sua famiglia e il suo piccolo Samuel, un bambino di appena tre mesi, lasciato alle cure della Signora Poppy e di Rebecca, vicine di capanna di Mattie. Alla balia viene data la possibilità di tornare, periodicamente, nella propria casa per far visita al figlio. Non le avevano portato via del tutto il suo bambino. Seduta sul bordo del giaciglio, decise di godersi quel momento, quel tempo prezioso in compagnia di suo figlio. Ann, la madre di Lisbeth, è la giovane, arrogante e presuntuosa, padrona di casa, anche se raramente viene coinvolta nella gestione della piantagione. È Mrs Gray, la suocera, ad occuparsi delle faccende quotidiane, restia ad abbandonare il timone della tenuta, ed è causa sua che Ann fatica ad affermare la propria autorità. Il padre di Lisbeth, Mr Wainwright, uomo insensibile e schiavista convinto, così come la Nonna di Elisabeth, si oppone fermamente alla concessione di diritti a chi viene semplicemente considerato uno schiavo, ridicolizzando tutti coloro che si battono per la causa. “Uno schiavo vale solo tre quinti di un uomo. A loro non spettano gli stessi diritti dei cristiani.” Lisbeth nasce pertanto in un ambiente ostile, carico di pregiudizi e malignità, dove le differenze di genere e di colore sono elementi costanti. Tra Mattie ed Elizabeth, nel corso degli anni, si sviluppa un sentimento profondo: è con Mattie che Lisbeth conosce l’amicizia, l’amore, la sensibilità, l’educazione e il rispetto verso il prossimo, tutti valori che, nella sua famiglia, concentrata prevalentemente sul denaro e sulla resa delle coltivazioni, passano in secondo piano. Le strade di Mattie e Lis sono destinate inevitabilmente a separarsi, ma non è detto che non potranno ricongiungersi, forse in un luogo diverso, forse in un tempo futuro, ma le due saranno sempre consapevoli del legame che le ha unite. Alta e forte, così diversa dalla ragazzina che amava. Eppure gli occhi, quelli erano gli stessi. Restò senza fiato, con la gola serrata e le lacrime che le inondavano gli occhi. Questa è sicuramente una lettura che fa riflettere, il testo dà lo stimolo ad analizzare il presente ripercorrendo le orme del passato, per comprendere le vicende che, anche oggi, sembrano toccarci da vicino. Il lettore, pagina dopo pagina, vivrà la costruzione intensa del rapporto tra una balia di colore e una bambina, che diventerà donna nel corso della storia, simbolo di un legame così profondo, un esempio di vero amore materno, che non si ferma al colore della pelle e supera qualsiasi ostacolo e pregiudizio. Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.