Risulta ormai chiaro che una casa editrice deve essere considerata esattamente alla stregua di qualsiasi altra azienda: come tutte le aziende, quindi, l’obiettivo principale per la sopravvivenza è quello economico. Da questo se ne può dedurre che non c’è più spazio per scelte improvvisate o dettate dal cuore, ma occorre uno studio approfondito del contesto e un’attenta analisi del mercato.

Anche per una casa editrice, così come per tutte le altre imprese, il primo passo da compiere è quello di avere ben chiaro quali siano i risultati desiderati e gli step da portare avanti per raggiungerli. Occorre dunque preparare il piano di marketing che fissi obiettivi e strategie a breve, medio e lungo termine.

 

 

PERCHÈ STENDERE IL PIANO DI MARKETING

 

Il piano di marketing, se ben fatto, consente di raggiungere quattro fondamentali risultati:

1 – Aiuta a chiarire quali sono gli obiettivi a breve e lungo termine che si vogliono raggiungere e il budget preventivo che occorre;

2 – Aiuta a comunicare internamente obiettivi e strategie per raggiungere una linea comune di azione;

3 – Aiuta a comunicare esternamente mission e vision, attraendo potenziali collaboratori;

4 – Aiuta a controllare il processo, permettendo di modificare il tiro qualora occorresse apportare qualche modifica all’azione.

 

 

FASI DEL PIANO DI MARKETING

 

Un buon piano di marketing deve prevedere tre fase distinte:

1 – Stesura degli obiettivi e delle strategie da perseguire; tutto questo viene inserito nel cosiddetto business plan, documento in grado di stimolare idee e proposte e di chiarire la validità e l’efficacia delle stesse;

2 – Fase di controllo, o check, di quello che è l’andamento del processo in base agli obiettivi prefissati; in questo modo si possono apportare eventuali interventi correttivi;

3 – Verifica finale: si tirano le somme dell’intero processo, valutando costi e ricavi.

 

LINEE DI LAVORO

 

Tra le attività principali nella fase di stesura del piano di marketing, figurano innanzitutto l’analisi del mercato, fondamentale per comprendere quali siano bisogni e aspettative dei lettori potenziali; si passa poi alla definizione della strategia, grazie alla quale si individuano le strade da intraprendere per rispondere a queste esigenze individuate precedentemente; si arriva quindi alla costruzione dell’offerta, si intersecano i pezzi del puzzle per dare vita alla linea editoriale decisa; da qui si identificano tempistiche, budget, realizzazione del prodotto, attività di promozione e vendita, senza tralasciare tutta quella parte fondamentale che riguarda la costruzione di una rete relazionale con clienti e collaboratori.

 

 

COSTI E RICAVI

 

Prima di decidere se pubblicare o meno un libro, ogni editore sa che la prima cosa da fare è valutare un aspetto, seppur poco ideale, fondamentale: la convenienza economica. La decisione verrà successivamente presa in base a quanto le vendite riusciranno a far rientrare le spese sostenute. Ogni pubblicazione, infatti, presenta diverse tipologie di costi.

Costi fissi. Indipendentemente dal numero di copie che si vogliono realizzare, esistono spese in cui rientrano grafici, redazione, adempimenti fiscali, costo delle macchine, costi della struttura, stipendi dei dipendenti…

Costi variabili. Questi, invece, cambiano a seconda della tiratura e comprendono il costo di carta, inchiostro, spese di marketing (promozione / distribuzione) …

Per scegliere il prezzo di copertina l’editore dovrà trovare il giusto punto di incontro tra tutti questi costi e quelli che sono i potenziali ricavi; il Break even point (BEP) è il punto di pareggio tra costi e ricavi, ed è solo una volta che esso viene superato che si può parlare di “utili”. Per raggiungere il BEP occorre moltiplicare quelli che sono i presunti costi di produzione con il coefficiente di moltiplicazione, di solito con un valore pari a 5 o 6.

La decisione sul numero di copie destinate alla stampa resta uno dei quesiti principali dell’editore, il quale dunque non può permettersi scelte casuali, ma solo decisioni estremamente ponderate. Per concludere, occorre dunque un attento lavoro di preparazione e analisi, non si può più far affidamento semplicemente sull’intuito di un cultore della letteratura: planning e statistiche devono rientrare obbligatoriamente nel lavoro editoriale.

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