IL GELSOMINO NOTTURNO, di Giovanni Pascoli Leggere - Facile Luglio 29, 2019 Silvae et alia E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso ai miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni Le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala L’odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse. Un’ape tardiva sussurra Trovando già prese le celle. La Chioccetta per l’aia azzurra Va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s’esala L’odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento… È l’alba: si chiudono i petali Un poco gualciti; si cova, dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova. ~ Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.