Charles Dickens è stato uno scrittore britannico famoso per le sue opere incentrate su tematiche sociali molto sentite all’epoca.

 

Ci sono corde nel cuore umano […] che sarebbe meglio non fare vibrare.

 

Dickens nasce nel 1812 a Portsmouth in una numerosa famiglia, ma ben presto si trasferiscono a Londra e, successivamente, nel Kent. Charles inizia così a studiare presso una scuola battista, diventando un lettore accanito fin da piccolo; a causa della povertà in cui la famiglia versava, sono costretti a tornare a Londra, questa volta in uno dei quartieri più poveri della città.

 

Unico spiraglio di luce in tanta tristezza erano i miei libri; fui fedele a loro com’essi eran rimasti fedeli a me e li rilessi da cima a fondo non so quante volte.

 

Dickens, ancora giovanissimo, inizia a lavorare in fabbrica, mentre la famiglia si trasferisce nuovamente; viene pertanto affidato alle cure di una coppia. Qualche tempo dopo Charles inizia a studiare alla Wellington House Academy e, a soli quindici anni, intraprende il lavoro di praticante nello studio legale Ellis & Blackmore.

Per qualche tempo lavora anche come stenografo, mentre la passione per il teatro comincia a nascere in lui; decide quindi di diventare cronista parlamentare e nel 1832 inizia a collaborare con “The Mirror of Parliament”, oltre a scrivere come cronista in un altro quotidiano, il “The True Sun”. Pubblica i suoi primi bozzetti che regalano ritratti della vita urbana che conosce così bene: questi diventeranno gli “Sketches by Boz”, editi da John Macrone nel 1836.

Il romanzo che lo rende famoso, pubblicato mensilmente sul “Morning Chronicle”, è “I quaderni postumi del Circolo Pickwick”. Da qui in poi continuano ad essere editi i suoi lavori, da alcuni dei quali vengono anche tratte opere teatrali.

 

Il più grande principio della legge inglese è il guadagno. Non ci sono altri princìpi distintamente, certamente, e consistentemente mantenuti attraverso i suoi limitati interventi.

 

Uno dei suoi romanzi più conosciuti, “Oliver Twist”, fa la sua prima apparizione nel 1837 sulla rivista “Bentley’s Miscellany”. Nel frattempo si sposa e nasce il suo primo figlio. Ormai famoso, viaggia per gli Stati Uniti e in Italia, mete che diverranno fonte di ispirazione per il suo libro “Pictures from Italy”.

Ritornato in Inghilterra, il suo impegno sociale si fa sempre più acceso: fonda infatti il giornale “Daily News”, i cui principi si fondano sul progresso, la libertà in ogni sua forma, l’educazione e l’equità. L’esperienza non dura però molto.

 

L’ingiustizia porta l’ingiustizia, e il combattere con le tenebre e l’essere sconfitti da esse porta necessariamente l’inizio dei combattimenti.

 

Tra il 1849 e il 1850 viene pubblicato a puntate il romanzo “David Copperfield”, un’opera in parte autobiografica in cui si possono riconoscere molte vicende vissute in prima persona da Dickens. Poco tempo dopo gravi vicende familiari lo fanno allontanare definitivamente dalla moglie. Decide quindi di dar vita ai propri scritti, recitandoli a teatro tramite monologhi e letture che avranno un enorme successo: vengono pertanto organizzate tournées in tutta Europa, giungendo perfino in America.

 

È una triste verità il fatto che ogni grande uomo abbia le sue povere relazioni.

 

Nel 1865 è coinvolto nell’incidente ferroviario di Staplehurst: la sua carrozza è l’unica a rimanere sul ponte, mentre altre sei precipitano da un ponte; l’esperienza lo lascerà drammaticamente segnato. La sua salute, nel frattempo, continua a peggiorare, fino a quando, l’8 giugno del 1870, non sviene a causa di un’emorragia cerebrale. Muore il giorno dopo.

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