IL PARADISO DEGLI ORCHI, di Daniel Pennac Leggere - Facile Luglio 26, 2020 Recensioni Una madre sempre innamorata e sempre assente; Louna, la sorella infermiera futura mamma di due gemelli; Clara, la fotografa, beniamina del fratello maggiore; Thérèse, col dono della preveggenza; Jérémy, perennemente sospeso da scuola (non da ultimo per aver dato fuoco all’edificio scolastico); Il Piccolo, con i suoi occhiali rosa; Julius, il cane colpito da epilessia; Benjamin, di mestiere capro espiatorio, il maggiore della tribù Malaussène… “Vede, il Capro Espiatorio non è solo quello che, all’occorrenza paga per gli altri. È soprattutto, e anzitutto, un principio esplicativo, signor Malaussène.” Loro i protagonisti di una vicenda drammatica, ovvero l’esplosione di diverse bombe all’interno del centro commerciale dove Ben lavora. Le indagini si fanno sempre più serrate, ma gli ordigni continuano ad esplodere, mietendo vittime su vittime, tutte predette correttamente da Thérèse. Gli orari della vita dovrebbero prevedere un momento, un momento preciso della giornata, in cui ci si potrebbe impietosire sulla propria sorte. Un momento specifico. Un momento che non sia occupato né dal lavoro, né dal mangiare, né dalla digestione, un momento perfettamente libero, una spiaggia deserta in cui si potrebbe starsene tranquilli a misurare l’ampiezza del disastro. Con queste misure davanti agli occhi, la giornata sarebbe migliore, l’illusione bandita, il paesaggio chiaramente delineato. Ma se si pensa alla propria sventura tra due forchettate, con l’orizzonte ostruito dall’imminente ripresa del lavoro, si prendono delle cantonate, si valuta male, ci si immagina messi peggio di come si sta. Qualche volta, addirittura, ci si crede felici! Benjamin, da buon capro espiatorio, diventa il bersaglio dei primi sospetti perché, in un caso e nell’altro, è sempre vicino al luogo del misfatto, rischiando lui stesso di terminare la propria vita sotto forma di poltiglia umana. “Ho scoperto una cosa importante, Ben… e cioè che la realtà è sempre più sopportabile del suo fantasma, anche se è peggiore!” Il mistero si infittisce quando Thèo gli consegna una fotografia inquietante di una delle vittime, intenta in atti per nulla rassicuranti in un contesto quasi satanico. Lottando tra la promessa fatta all’amico di non consegnare la foto alla polizia e la volontà di risolvere il mistero delle bombe, Benjamin si ritrova coinvolto in una storia poco raccomandabile, finendo addirittura vittima di un’aggressione. Non bisogna mai esagerare il male che si può fare agli altri. Meglio lasciare a loro questo piacere. Nel frattempo la sua vita diventa un racconto d’avventura che, di volta in volta, prende forma quando viene narrato alla tribù dei fratellini, incantati dalle storie di Ben. E se il fratellino Jérémy tenta di dare il suo contributo, maldestramente, per risolvere il caso, la sorella Thérèse arriva sul luogo della prossima esplosione, guidata dalle sue previsioni incredibilmente esatte. Ad aiutare Benjamin sarà zia Julia, giornalista freelance coraggiosa e inarrestabile, che non solo accompagnerà il ragazzo in questa indagine, ma lo farà anche innamorare perdutamente. E Benjamin, dopo questa avventura, capirà veramente l’importanza e la pericolosità del suo lavoro da capro espiatorio. “Troppo pagato per quello che faccio, ma non abbastanza per quanto mi rompo.” Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.