Recensione di Chiara Pibiri

9800 KM. racconta le vicende di Chris Kuznetsov, un ragazzo di madrepatria russa, che ha perso la madre in un incidente d’auto e il padre a causa dell’alcool. Affidato fin da piccolo alle cure degli zii, proprietari di vari fondi di investimento, conduce la sua vita nel lusso.

Terminata la scuola per diplomatici, poco prima di prendersi un periodo di pausa, gli si avvicina una limousine con a bordo il suo amico Pietro. Costui gli propone un accordo: lavorare per l’FSB e scoprire la verità su sua madre. Ma quale verità? Chris ha sempre sospettato che la morte della madre avesse avuto un alone di mistero, ma cosa poteva esserci di tanto oscuro da essere celato? E perché proprio lui era stato scelto per questa missione?

 

“In quel fascicolo, signor Kuznetsov, c’è la vera storia dei suoi genitori. Quello che ha visto è solo un assaggio” aggiunse il generale.

 

Chris viene scelto dal generale del FSB perché amico del figlio del sultano del Qatar, Ben-Saltan, ma soprattutto perché, essendo i suoi zii possessori di varie piattaforme petrolifere in quella zona, il suo passerebbe unicamente come un viaggio per affari. Avrà invece il compito di indagare sugli interessi dei vari paesi nei confronti del governo iraniano e dell’emiro del Qatar. Inoltre, grazie ai possedimenti familiari, viene invitato ad un importante ricevimento di tre giorni, organizzato dal sultano, a cui parteciperanno i vari stati nazionali e ci sarà anche Ben. Lo scopo del ricevimento è un mistero, si sa solo che non si è badato al minimo risparmio per organizzarlo.

Per non destare sospetti, ed essendo un civile privo di capacità militari, gli viene affidata Irina Tymoschuk, agente del FSB. Entrambi dovranno recitare la parte dei fidanzati, ma quello che inizialmente comincia con una farsa si trasforma in qualcosa di più profondo.

 

Fatto ciò buttò il telefono sul letto e si affacciò alla finestra, sapendo che ben altri erano i pensieri che offuscavano la sua mente: stava venendo meno alla sua regola d’oro, non mischiare lavoro e sentimenti, ma… Chris le stava facendo perdere la bussola. Quando stava con lui si sentiva diversa, bene, la sapeva coccolare e anche il suo essere impacciato dimostrava la sua semplicità: non era addestrato a fare la spia e quindi non sapeva mentire bene.

 

La missione procede, ma le cose si complicano quando la vita di Chris è minacciata più volte da sicari mandati da qualche paese che ha scoperto le sue vere intenzioni.

 

Intanto Chris, ancora scosso, era seduto sul divano pensando a chi potesse volerlo morto. Non erano pochi e tra l’altro alcuni erano invitati a Doha […].

 

Durante la conferenza viene annunciato un regalo per gli ospiti, senza però che venga svelato altro. E il mistero si infittisce…

 

Ho deciso, anzi, abbiamo deciso” disse indicando suo padre “Di incentivarvi facendovi un grande regalo, che tuttavia non è ancora giunto il momento di svelare”.

 

Durante il viaggio Chris verrà a scoprire ulteriori vicende legate alla sua famiglia e i vari pezzi del puzzle riusciranno finalmente a combaciare.

 

“La verità fa male, vero?” chiese Xiao.
A quel punto lui gli sorrise e molto beffardamente rispose “Solo quella che non si conosce”.

 

Bibliografia

Giustino Travaglini, nasce nell’anno 1994, a Casoli in provincia di Chieti. Pubblica 9800 KM., la sua prima opera, nel 2017. Il titolo, trae origine dalla lunghezza della Transiberiana russa e l’autore si propone di scrivere un libro per ogni fermata della Transiberiana sottraendo, volta per volta, i chilometri mancanti all’ultima fermata: Vladivostok.

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