IL PASSATO È UN CAMPO DI ADDESTRAMENTO. STORIA DI LEI, di Valeria Petruzzelli Leggere - Facile Dicembre 3, 2017 Emergenti Fermo. Con la ferita nel cuore. Una ferita profonda, che solo io ho potuto solcare. Lui che sapeva amare. Lui che mi baciava come se fosse sempre la prima volta. Lui che ormai non è più mio. Lui che, guardando le stelle, chiedeva loro di rapirmi per farmi sua. Lui che ora giace senza vita su questo letto di ricordi. Salti continui nei ricordi di un amore lontano, svanito, finito. Un addio eterno, un uomo morto e un incidente che si confondono in una mente non lucida, un’atmosferica onirica, tra cocktail di farmaci, coma e dolore. […] forse non tutto è perduto anche quando sembra così. C’è sempre un’alternativa, anche nel buco più oscuro può nascere la luce. Eppure, quando meno te lo aspetti, il passato finalmente può liberarti, lasciarti andare lontano dalle sue grinfie, dandoti finalmente respiro, regalandoti nuovi attimi di pace con la tua anima, con l’anima del mondo, nonostante sia sempre lì, pronto a colpire con il suo bagaglio pesante. La malinconia torna, mi prende di soppiatto, senza far rumore, e continua a riportare alla mente sorrisi che vorrei aver dimenticato. Sto combattendo contro me stessa? A volte l’unico appiglio ad una sofferenza indimenticabile, l’unico approdo per riprendere fiato, è il contatto con la parte più profonda di noi stessi, un momento in solitudine per riflettere e metabolizzare ciò che è stato e che mai più tornerà, un modo pe riconciliarsi con se stessi e perdonarsi e accettare il vuoto. Quando il vento si ferma ti resta quell’attimo in cui percepisci il tuo respiro. Proprio in quell’attimo senti solo te stesso, ci sei solo tu e nient’altro intorno. Poi ricomincia tutto, il rumore, la gente, il vento riprende il suo corso e perdi il contatto col profondo che eri stato in grado di stabilire per poco più di un secondo. Si dice che le sofferenze siano l’insegnamento più efficace, violente lezioni che lasciano cicatrici sulla pelle, segni indelebili di errori e fragilità, crepe da risanare per poter vivere di nuovo, slegati dal passato. Le crisi esistono e servono a metterci alla prova, a mettere alla prova le nostre emozioni, la nostra resistenza alle sfide. Il passato è, come sempre, il mio campo d’addestramento. Il nemico rimane in agguato, pronto a devastarti quando abbassi la guardia. Ma come reagire quando il nemico peggiore sei tu stesso? Il cuore non si comanda, così come la mente è libera di vagare nei meandri più oscuri di ciò che è stato, portando a galla i ricordi dolorosi proprio quando il presente inizia a regalarti un po’ di stabilità. Ho sentito una stretta allo stomaco, forte, quasi quanto un pugno. Un fremito lungo la schiena mi ha riportata sul ponte, nel dolore del momento. Perché questa cicatrice continua a far male nelle notti d’estate? Perché un tormento scuote i pensieri, un’ossessione mi toglie il respiro e affanna i miei già provati muscoli. Perché, se hai paura, il tuo nemico lo sente. Ma arrivi ad un certo punto, quando il silenzio ti avvolge e il dolore ti attanaglia, dove non puoi più trovare rifugio nel passato e la vita, quella vera, quella possibile, è il faro che ti salva. La voglia di vivere ha il sopravvento su quella di ricordare. È solo una sensazione, ma voglio tenermela stretta. Ogni ritorno al passato mi rende più fragile. Ho bisogno di presente. NOTE BIOGRAFICHE Valeria Petruzzelli è nata a Ferrara il 22 febbraio 1990 da genitori baresi, ha vissuto per tre anni a Caivano (NA) e per quattordici anni a Casagiove (CE). Nel 2010 si è trasferita a Conversano (BA) e si è laureata in Scienze e tecniche psicologiche per la persona e la comunità presso la seconda università di Napoli nel 2013. Attualmente svolge il Servizio Civile presso la cooperativa sociale Itaca e fa volontariato per un’associazione di promozione sociale, “Venti di scambio”. Ha una grande passione per la musica, per il canto in particolare, per il cinema e la fotografia e, ovviamente, per la lettura: i suoi autori preferiti sono Stefano Benni, Charles Bukowski e Valérie Tasso. Con questo romanzo ha vinto nel 2015 la prima edizione del Premio Inedito Garp Under 30. Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.