Questo libro nasce da intenti che, da secoli, affascinano il cuore e la mente dell’umanità.

Sicché mi resi conto che, per comprendere meglio quanto accadeva intorno a me, dovevo indagare sulle strutture e sulle costruzioni della mente umana, partendo dall’osservazione antropologica degli altri, che avrei confrontato con il mio modo di essere…

 

Il viaggio si apre con la caduta di un angelo, Teodoro, nelle profondità di una città qualunque, decretata a diventare luogo privilegiato delle elucubrazioni celestiali a cui il protagonista è destinato. Un mondo a noi comune visto con gli occhi attenti e inquisitori di una creatura divina, a cui non passano inosservati vizi, virtù e contraddizioni dell’essere umano, padrone indiscusso e insignificante del pianeta terra, microscopico batterio di un intero universo.

Qualcuno indossava miseri stracci e porgeva un bicchiere ai passanti, qualcun altro sfoggiava nel vestire, camminando con albagia signorile. Dov’era la sinergia, tanto comune alle altre specie?

 

Un compagno di viaggio insolito, un reietto della società contemporanea, aiuta l’angelo nella sua impresa, facendogli riscoprire un punto di vista inaspettato, e insieme intraprendono un percorso di crescita spirituale che, man mano, affronta i temi fondamentali della conoscenza ontologica.

In quel cantuccio, le parole, considerate da entrambi la merce di scambio dei sapienti, divennero una forma di assimilazione culturale, poiché ambedue ci accingevamo a ricoprire il ruolo di biografi dell’umanità.

 

L’angelo Teodoro dovrà ricredersi sulle proprie convinzioni riguardo la natura umana quando la sua strada incrocerà quelle di Diego e Ludovica, capaci di dare una visione meno pessimistica delle persone.

 

Poiché apparteniamo alla stessa ciurma, navigante in un mare ove non incontreremo mai una terra emersa, preferiamo cercare i nostri simili piuttosto che affogare nella solitudine.

 

Le tre domande fondamentali a cui si giunge, alla ricerca di una risposta degna, sono quelle che affliggono l’uomo da sempre: chi sono? Dove sono? Perché sono qui? E l’unica risposta plausibile che viene data dall’interlocutore di Teodoro è la più semplice fra le soluzioni.

 

Il modo migliore di affrontare la realtà è scaraventare il male fuori della finestra e, infine, di costruire da sé il proprio universo pietra su pietra.

 

I protagonisti lottano insieme per scoprire la verità della vita, e quando Teodoro si macchia di una colpa imperdonabile, spinto dall’affetto angelico suscitato dalla piccola Ludovica, il giudizio divino si abbatte implacabile sulle terra, distruggendo una volte per tutte le colpe che l’avvolgono e, con essa, i sogni e le speranze di ciascuno.

Furono attimi lunghi quanto una vita intera. Un violento terremoto dissestò il pianeta, conducendolo fuori orbita. In sincrono, il sole fu annerito dalla fuliggine umana, mentre la Luna divenne rossa come il sangue, e le stelle caddero nei gialli ranuncoli dei prati. Una congiunzione siderale fece sì che il cielo si ritirasse, avvolgendosi in una pergamena. L’urlo del mare in tempesta richiamò le montagne e le colline nelle sue acque, amare come l’assenzio. Il diario e tutti noi c’inabissammo.

 

E se alla fine il diario scaturito dai dialoghi filosofici tra Teodoro e Diego fosse solo un mezzo per ricongiungersi a ciò che più di caro si ha perduto?

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BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Mario Ferraro, nato a Napoli nel 1999, è un giovane scrittore, nonché musicista e blogger italiano. Sin da bambino coltiva ben cinque passioni: la scrittura creativa, la musica, la matematica, le scienze naturali e l’epistemologia. Appassionato della letteratura inglese e di quella italiana, si cimenta nella stesura di racconti brevi a soli dieci anni, per poi perfezionare la sua attitudine con uno studio più approfondito di narratologia. A dodici anni è già redattore d’interviste per il suo blog, Musica nelle stagioni, occasione che gli consentirà di confrontarsi con personalità di spicco nel mondo dello spettacolo, traendone insegnamenti di grande importanza per la sua crescita intellettiva. Il suo pensiero abbraccia dottrine come: il cosmopolitismo, non concependo l’esistenza di barriere di alcun tipo; la filantropia, quale mezzo per costruire una pace perpetua; il panteismo, rivisto sotto una nuova luce.

 

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