LA VIA DEL MALE, di Robert Galbraith

Un investigatore privato con una gamba di metallo a seguito di un’esplosione, la sua assistente giovane, bella e intelligente, un ufficio pieno di casi da risolvere, un pacco regalo contenente una gamba di donna…

Quella mattina i colori sembravano più accesi, il mondo un posto bellissimo. Lui si sentiva sereno e su di giri, come se l’avesse assimilata, come se la vita di lei si fosse trasfusa nel suo corpo. Ti appartenevano, una volta che le avevi ammazzate.

Queste le premesse per il nuovissimo thriller dello scrittore Galbraith: sulle note dei Blue Öyster Cult, che con le loro canzoni rock e spregiudicate introducono ogni capitolo, ci addentriamo nell’intrigo architettato da un nemico dell’investigatore, e la domanda è se si tratta di un nuovo problema o di vecchie conoscenze.

Feeling easy on the outside,

But not so funny on the inside.

Cormoran Strike rivolge subito tutte le indagini e attenzioni su tre uomini in particolare, tre mostri del suo passato: sadici, violenti, psicopatici, temibili. Nessuno vorrebbe ritrovarsi faccia a faccia con uno di loro. Robin e Cormoran, inseparabili e affiatati, si gettano a capofitto nelle ricerche per ritrovare i tre uomini, che sembrano spariti nel nulla.

Per anni aveva rivolto decisamente lo sguardo al futuro. Il passato era inalterabile: non si poteva negare ciò che era successo, ma non c’era alcun bisogno di sguazzarci dentro […]

Eppure qualcosa sfugge all’investigatore: questa via del male, questi indizi che conducono verso l’ex amante della madre defunta, stralci di brani del gruppo da lei amato, le parole “She wanted to die. She was the quicklime girl” della canzone “Mistress of the Salmon Salt”, tutto fa pensare che Whittaker sia pronto a far rivivere a Strike l’incubo dell’adolescenza, ma è realmente questa la verità? O l’investigatore è preda della sua voglia di vendicarsi del presunto assassino della madre, tralasciando quella che è la vera strada da percorrere…?

L’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore.

Strike e Robin si trovano poi immersi non solo in un caso drammatico da risolvere, ma anche nei loro personalissimi casi privati: lei sul punto di far saltare il proprio matrimonio, dopo una verità dolorosa, lui sull’orlo di una relazione con una donna bellissima, pronto a buttarsi verso la sua assistente…

Erano separati da infinite diseguaglianze, dalle lotterie della nascita e del destino, dagli errori di valutazione e dai colpi di fortuna.

Mentre le piste della polizia spesso intralciano il loro lavoro, i testimoni si susseguono uno dopo l’altro, rivelando dettagli cruciali che conducono lentamente verso la risoluzione del puzzle; ma il tempo stringe, e il temibile killer miete nuove vittime: donne indifese, fragili, sperdute… E Robin è la preda prediletta, il premio più ambito per questa figura che mutila i corpi e ne raccoglie parti per collezionare trofei.

Love is like a gun

And in the hands of someone like you

I think it’d kill.

Riuscirà ancora una volta l’investigatore Cormoran Strike a trovare il filo di questa via del male, che dissemina morte e terrore, prima che Robin diventi la nuova vittima?

I have this feeling

That my luck is none too good…

Un giallo ben costruito, una narrazione scorrevole che accompagna il lettore, pagina dopo pagina, a ricostruire la verità insieme ai due protagonisti, scoprendo lentamente, tra un colpo di scena e brutali aggressioni, quali sono le reali intenzioni del nuovo squartatore che terrorizza le strade della città londinese.