TRAGEDIA IN TRE ATTI, di Agatha Christie Leggere - Facile Luglio 17, 2016 Giallo, Recensioni Il dramma, nella sua essenza. Il teatro nel teatro, per così dire. Una parte per ciascuno, ognuno col suo ruolo. “Nel cuore del deserto o in mezzo alla folla… che differenza fa? Dentro di sé, nel suo intimo, l’uomo è solo… isolato.” Eppure non ci troviamo sul proscenio di qualche teatro, non esiste alcun sipario che cala sulla vicenda, non esiste lieto fine né ci sarà l’inchino conclusivo degli attori al ritmo dello scroscio di applausi. Tre delitti rappresentano il dramma. Un atto, il primo, introduttivo. Conosciamo i personaggi, assistiamo a due morti, forse casuali, ma chi può dirlo? A investigare ritroviamo tre protagonisti: il noto attore teatrale Sir Charles; l’amico Satterthwaite, mecenate dell’arte e del teatro, snob perennemente presente ai parti più esclusivi; Egg, la giovane ragazza perdutamente innamorata di Sir Charles. Il detective Poirot in disparte, un semplice spettatore tra gli spalti, ma vigile. “Mi avevano insegnato che la sanno tutti, la differenza tra il bene e il male, invece adesso credo che non sia sempre così.” Secondo atto. Impariamo ad osservare i personaggi, nei loro vezzi e nei loro vizi; attenti, scaltri, orgogliosi, civettuoli, curiosi e fragili. Un interrogatorio dopo l’altro, mentre il mistero si infittisce. Molti moventi, pochi indizi, qualche sospetto. Eppure le cose non sono mai come sembrano quando si tratta di risolvere un caso come questo: l’apparenza inganna, la presenza abbaglia, l’assenza confonde. “Volete dire che abbiamo tutti un’idea esagerata della nostra personalità e non riconosciamo la verità se viene presentata in modo sufficientemente brutale?” Terzo atto: la verità. Un’altra morte segue le prime due: una testimone importante, fondamentale. Una figura misteriosa, forse la chiave di tutto, senza che ci sia alcun coinvolgimento. Probabilmente la testimone meno testimone che sia mai esistita, nota Poirot! Uccisa perché sapeva troppo (poco)! “Si tratta di una passione per la conquista della verità. In tutto il mondo non c’è niente di altrettanto curioso e interessante e bello della verità.” Un piano ingegnoso che confonde i protagonisti investigatori e persino i lettori più attenti. Tutti gli indizi conducono verso il solito maggiordomo, la figura emblema di ogni giallo che si rispetti. Il maggiordomo Ellis, un uomo educato, perbene, quasi familiare che, dopo l’omicidio, sparisce, destando numerosi sospetti. Ma può essere realmente fuggito così lontano, senza farsi notare da nessuno nonostante di lui ci siano identikit in tutto il paese? E perché una delle vittime sembrava avere con lui un rapporto quasi confidenziale? Forse un altro mistero si aggira attorno a questa figura, la quale, prima di sparire, lascia uno strano ed eloquente messaggio. “La lingua può essere diversa, ma la natura umana è dappertutto la stessa.” Gli improvvisati investigatori a questo punto dell’opera devono lasciare la scena: ad entrare, in un silenzio rispettoso, è Poirot. Tutte le luci sono puntate su di lui, attorno c’è solo l’oscurità. Buio che, a poco a poco, si dissolve, lasciando intravedere i dettagli della scenografia, prima nascosti dalla nebbia di menzogne. E, infine, il sipario cala. Non sul successo al suono di applausi, ma sulla tragedia al suono di pianti. “Ricostruire il crimine… è questo lo scopo di un detective. Per ricostruire un crimine si deve porre un fatto sopra l’altro, esattamente come si mette una carta sull’altra per costruire un castello di carte. E se i fatti non stanno insieme… se la carta non sta in equilibrio… be’, bisogna ricominciare a costruire daccapo il castello, se non si vuole vederlo cadere…” http://Tragedia in tre atti Scrivi Cancella commentoLa tua email non sarà pubblicataCommentaNome* Email* Sito Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento. Hai disabilitato Javascript. Per poter postare commenti, assicurati di avere Javascript abilitato e i cookies abilitati, poi ricarica la pagina. Clicca qui per istruzioni su come abilitare Javascript nel tuo browser.