[leggi la prima parte qui]

 

 

Proseguiamo con i consigli per aspiranti scrittori di Stephen King.

 

 

13 – Preparatevi per più critiche e fallimenti di quelli che pensate di poter gestire.

Non è un lavoro semplice il vostro. Ci vuole tanto coraggio, tanta passione e determinazione, tanta forza per affrontare tutti quelli che saranno pronti a giudicare. E ce ne saranno davvero tanti, credetemi! In ogni caso, se le critiche saranno positive, sarà un buono strumento per continuare a crescere e migliorarsi.

14 – Raccontare storie su quello che la gente fa realmente.

Quale migliore ispirazione se non quella che deriva dalla vita di tutti i giorni? Guardatevi attorno, ascoltate le conversazioni, osservate i particolari, e poi travsate tutto nella vostra scrittura.

15 Non fatevi ossessionare troppo dalla grammatica.

A quella pensateci il meno possibile. Concentratevi sulla storia, sulle emozioni, sul coinvolgimento. (Ovviamente mi auguro che riusciate ad indovinare anche qualche coniugazione…)

16 Non perdete tempo a cercare di compiacere i lettori.

In ogni caso ci sarà sempre qualcuno non soddisfatto di quello che sta leggendo. E allora scrivete come sapete fare, scrivete come pensate sia giusto scrivere, cercate di emozionarvi per primi, e sicuramente riuscirete a farlo anche con i lettori.

17Abbiate il coraggio di tagliare il superfluo.

Durante il lavoro di revisione dovreste rendervi conto oggettivamente se qualcosa è davvero di troppo: bene, quello è ciò che dovrete tagliare. Eliminate tutto ciò che rallenta il ritmo della narrazione, i particolari poco interessanti, le descrizioni prolisse.

18 Dimenticate i miti e realizzate che non vi servono droga e alcool per diventare bravi scrittori.

Ecco ancora un consiglio di vita: parla per esperienza questo grande scrittore, sa che non è questa la strada da percorrere per diventare dei maestri del mestiere.

19 Non siate pretenziosi.

Gli scrittori vogliono rilassarsi: non tormentateli con termini complicati e con uno stile artificioso. Il linguaggio deve essere pulito, chiaro e comprensibile, la scrittura diretta e senza fronzoli.

20 Quando avete finito di scrivere prendete una pausa di circa sei settimane.

Per poi tornare sul vostro libro con più lucidità e distacco: in questo modo riuscirete a rileggere con una mente fredda e razionale, assumendo un altro punto di vista; solo così riuscirete a trovare punti deboli e sviste.

21 Affrontare le cose che sono le più difficili da scrivere.

Non tutto è così facilmente trasportabile su un foglio di carte: talvolta le parole non riescono a descrivere pienamente ciò che abbiamo in testa; ecco una sfida da affrontare e vincere.

22 Scrivete la prima versione in non più di tre mesi.

Accogliete il momento, scrivete senza sosta, finite la narrazione o rischierete di perdere il filo. In poco tempo dovete buttare giù la bozza del lavoro, altrimenti la storia può risultarvi estranea.

23 Correte qualche rischio.

Scrivete qualsiasi cosa vi piaccia, anche se noiosa o oltraggiosa. Se funziona, bene; se non funziona, buttatela.

24Cercate di capire che la scrittura è una forma di telepatia.

Scrivere è dire qualcosa e, più precisamente, dire qualcosa al lettore. Se scrivete è perché volete esprimere (concetti, emozioni, e così via), dunque non c’è modo migliore di questo: entrate nella mente del lettore, fategli vivere esattamente quello che state vivendo voi.

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