Per entrare a far parte del mondo editoriale i percorsi che si aprono sono davvero innumerevoli: nessuno di essi garantisce la certezza di accedere ad una casa editrice, ma sicuramente avere degli strumenti e delle competenze nel proprio bagaglio personale gioca un ruolo fondamentale per chi vede il suo futuro nell’editoria.

Come si impara veramente a fare l’editore?

1 – UNIVERSITA’

Il primo consiglio è quello universitario: oggi esistono corsi di studio altamente specializzati, anche per quanto riguarda il settore in questione. Una laurea triennale in lettere seguita da una specialistica in Editoria e Cultura della Comunicazione può già essere di grande aiuto se il vostro sogno è quello di lavorare in una CE (il salto, come per tutti i lavori, non è così scontato però). Ovviamente non dobbiamo focalizzarci solo sulla credenza che “per lavorare nell’editoria occorre una laurea umanistica”: niente di più sbagliato. Certo, una conoscenza approfondita del settore è assolutamente necessaria, ma essa si può acquisire anche sul campo: ben vengano lauree in economia, lingue, marketing, informatica…

2 – MASTER

Dopo l’università non si sa che 1/10 di quello che serve sapere per lavorare (in qualsiasi settore, lo ripeto): c’è quindi la possibilità di proseguire la propria formazione attraverso dei master dedicati. Ognuno ha le sue caratteristiche e può scegliere di approfondire certi argomenti piuttosto che altri, quindi occorre valutarne i programmi attentamente. Non tutti i master apportano lo stesso valore. I master più validi, solitamente, offrono la possibilità di cimentarsi nella pratica, sia durante le lezioni che al termine dello stesso, proponendo talvolta degli stage.

3 – STAGE

Praticamente è oggi lo strumento privilegiato per accedere al mondo del lavoro: può essere curricolare (legato al percorso di studi) o extracurricolare (una vera e propria esperienza lavorativa); comunque esso sia, è un passaggio importantissimo perché aiuta a mettere in pratica tutto ciò che si è appreso, in una situazione relativamente protetta (sei lì per imparare!), oltre che far luce su eventuali dubbi: è in questa fase, infatti, che molti potrebbero ricredersi sul lavoro che vogliono fare per il resto della loro vita.

4 – CORSI SPECIALISTICI

Trattasi di percorsi abbastanza brevi, solitamente pochi incontri, magari strutturati nei weekend, a mo’ di laboratorio / seminario. Sono estremamente utili proprio per questa impronta pratica che danno al lavoro, favorendo il mettersi in gioco e le riflessioni sulle competenze possedute e/o da affinare. Un altro punto a favore è che, essendo così concentrati nel tempo, ci si focalizza su un tema specifico, analizzandolo ed elaborandolo nei minimi dettagli ed evitando così inutili divagazioni.

Queste sono solo alcune delle possibilità che si hanno per apprendere il lavoro dell’editore: consiglio inoltre di rimanere sempre aggiornati, leggendo riviste, frequentando presentazioni, eventi e fiere, navigando sul web, creandosi una rete di “colleghi”.

Insomma, per imparare a fare l’editore dovete immergervi completamente nel settore editoriale, respirare quello che respirano gli editori esperti, assorbire quanto più possibile le loro caratteristiche e farle vostre.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata