Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice lo è a modo proprio.

Nella Russia del 1800 le vicende di diverse famiglie borghesi si intrecciano, dando vita a sentimenti di amore, odio e disperazione.

“Tu hai un carattere integro e vorresti che la vita fosse altrettanto integra in tutti i suoi aspetti, ma le cose non stanno così. Tu provi disprezzo per ogni attività di pubblico impiego perché vorresti che ogni azione corrispondesse a uno scopo, ma questo non sempre succede. Tu vorresti che anche le azioni di ogni singolo uomo avessero uno scopo, che l’amore e la vita coniugale costituissero sempre un tutto unico. Ma questo non succede. Tutta la varietà, il pregio e la bellezza della vita si compongono di luce ed ombra.”

Dolly scopre di essere stata tradita dal marito Stiva e, in preda alla rabbia, decide di lasciarlo una volta per tutte a causa delle sue inclinazioni passionali; Stiva, allora, chiede soccorso alla sorella Anna, cognata e amica di Dolly, la quale riesce a far riconciliare i due coniugi.

“Se tu ami una persona la ami tutta intera com’è, e non come tu vorresti che fosse.”

È proprio in queste circostanze che Anna, alla stazione dei treni, incontra per la prima volta l’ufficiale Vronskij. Quest’ultimo sta intrecciando una tenera conoscenza con la sorella minore di Dolly, Kitty, perdutamente innamorata di lui E infatti, quando Lèvin, amico di infanzia di Stiva e giovane aristocratico che vive nella sua tenuta, chiede a Kitty di sposarlo, questa si vede costretta a rifiutarlo, nonostante l’affetto che nutre nei suoi confronti.

Quante volte egli si diceva che l’amore di lei era la sua felicità, ma lei lo amava come può amare una donna, mentre lui si sentiva ben lontano da quella felicità che provava quando era partito per seguirla. Allora egli si considerava infelice, ma si vedeva davanti la felicità nel futuro, mentre adesso la più radiosa felicità l’aveva alle spalle. E quella presente non aveva più nulla di quella felicità che un tempo scorgeva nel futuro.

Ma la giovane Kitty subisce un enorme delusione poiché Vronskij rimane completamente ammaliato dalla bella e colta Anna, la quale non rimane indifferente al fascino dell’ufficiale e, nonostante i propri doveri di moglie e madre, tra i due nasce un’assidua frequentazione.

“All’anima, si sa, bisogna pensarci più che a tutto il resto.”

Lo scandalo è servito: mentre l’intera società chiacchiera della relazione extraconiugale, il marito di Anna, Aleksej Karenin, non dà peso alla situazione, esasperando sempre più la moglie che, alla fine, è costretta a rivelargli i suoi non più segreti sentimenti.

“Non so cosa pagherei perché il dubbio fosse ancora possibile. Quando ancora dubitavo stavo male, ma meglio di adesso. Quando dubitavo c’era ancora speranza, ma adesso non c’è nessuna speranza, eppure sono in dubbio su tutto.”

Karenin, volendo salvare le apparenze, chiede ad Anna discrezione, minacciandola di non farle più vedere il figlio Serëža, ma l’amore per Vronskij prende il sopravvento, e Anna decide di sacrificare l’intera vita, la sua reputazione e tutto ciò che di più caro le appartiene, in nome del futuro con l’amato.

‘Non sanno che senza questo amore per noi non c’è né felicità, né infelicità, perché non c’è vita.’

Nel frattempo Lèvin, pur essendo rimasto scottato dal rifiuto di Kitty, rivedendola dopo molti mesi rivive quegli stessi sentimenti, questa volta ricambiati da una nuova e più matura Kitty, che accetta con gioia di diventare sua moglie.

E sentiva che, insieme all’amore che li univa, si era interposto tra di loro lo spirito malvagio di una lotta che lei non poteva esorcizzare né da lui, né, tanto meno, dal proprio cuore.

Se da una parte Lèvin e Kitty possono coronare la loro felicità nel matrimonio e, successivamente, nel diventare genitori, dall’altra Anna vive sempre più nella disperazione: isolata socialmente, ripudiata da tutti e affranta dal non poter vedere più il suo amato figlio, sprofonda nel dolore e, giorno dopo giorno, matura una profonda avversione nei confronti di Vronskij, intervallata da momenti di irrazionale gelosia nei confronti di altre donne, fino ad arrivare ad un tragico epilogo.

E la candela, al cui lume leggeva il libro pieno di angosce, di inganni, di dolore e di male, splendette di una luca più viva che mai, le illuminò tutto ciò che era prima avvolto nella tenebra, crepitò, prese ad offuscarsi e si spense per sempre.

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